Distopia: esempi di scenari apocalittici… per tutti i gusti!

Mondi sull’orlo del collasso.

Società allo sbando.

Paesaggi in rovina.

Sì: gli scenari distopici possono essere davvero affascinanti nella loro drammaticità.

Studiare le ambientazioni più riuscite di film e serie TV è molto importante per chi si occupa di fantascienza. Non per copiare le idee, ma per rendersi conto di come si possano costruire mondi credibili e coerenti, senza dimenticare il coinvolgimento emotivo degli spettatori. Un imperativo per noi showrunner!

In questo articolo troverete quattro esempi di scenari distopici molto diversi tra loro, che potranno venire incontro ai gusti più disparati.

Scopriremo una dimensione fantasy/feudale, poi andremo nello spazio, dopodiché ci immergeremo in un mondo acquatico e, infine, termineremo il nostro viaggio nel deserto.

Ma prima mi presento: sono Eva, autrice e Production Director della saga Stargarden.

Come direbbero i nostri protagonisti: «Ex tenebris a tutti!»

E ora, cominciamo!

Distopia, esempi di scenari apocalittici parte uno: l’ambientazione fantasy/feudale

Inizieremo da una serie TV trasmessa tra il 2015 e il 2019: “Into the Badlands“.

Ho fatto fatica a trovare una definizione univoca per descriverne lo scenario, perché presenta una commistione di vari elementi: un po’ fantasy, un po’ cappa e spada, un po’ wuxia, un po’ antica organizzazione feudale. Ed è bello proprio per questo!

Si tratta di un post-apocalittico, con un concept davvero interessante e basato sulle arti marziali.

Nessuno ricorda più il passato, l’umanità è schiava di un’élite di sette uomini e donne potentissimi, chiamati “Baroni”. Le armi da fuoco sono bandite e i combattimenti lama contro lama sono all’ordine del giorno.

C’è anche una componente magica, perché alcune persone possiedono il “Dono”: una fortissima quanto misteriosa forza interiore. Quando si è in balia del Dono, gli occhi diventano neri e si acquisisce un’energia sovrumana.

Perché guardare “Into the Badlands”?

Perché è un perfetto esempio di come fantasy e fantascienza possano coesistere nella stessa opera (abbiamo già parlato dell’argomento nell’articolo “Fantasy e fantascienza convivono in un nuovo genere: il cybernature“).

Perché amalgama sapientemente l’azione made in USA con l’estetica orientale.

Perché presenta una società del futuro basata su un’organizzazione dal sapore antico, feudale.

Perché può essere utile per documentarsi su come gestire descrizioni di scontri armati e combattimenti.

Tutti ottimi motivi, no? Ma se state cercando qualcosa di molto più fantascientifico… corriamo subito a vedere il prossimo esempio: l’ambientazione spaziale.

Distopia, esempi di scenari apocalittici parte due: l’ambientazione spaziale

Il secondo esempio di ambientazione distopica riguarda The wandering Earth.

È un film cinese uscito nel 2019, che parte da una premessa davvero curiosa: per salvare la Terra dalla distruzione, i governi mondiali decidono di… spostarla!

L’imminente trasformazione del sole in una gigante rossa, infatti, sta per causare la fine del nostro pianeta. Perciò viene varato il progetto “Wandering Earth”, mirato a realizzare diecimila motori a fusione nucleare in grado di spingere il pianeta fuori dal sistema solare. La Terra riesce così a uscire dalla sua orbita e a cominciare il suo viaggio, ma i problemi sono solo iniziati…

Siamo davanti a un disaster movie fantascientifico in piena regola, ricco di tecnologie avveniristiche, astronavi, viaggi spaziali incredibili, esplosioni, disastri climatici, ricchi premi e cotillon. È il film sci-fi più costoso mai prodotto in Cina, nonché la produzione non statunitense con maggiori incassi nella storia del cinema mondiale.

Perché guardare “The wandering Earth”?

Nonostante le premesse interessanti, trovo che la storia di questo film non sia stata gestita benissimo: è un po’ troppo improntata all’imitazione dei tipici stilemi da kolossal americano.

Consiglio quindi di guardarlo col giusto spirito. Non bisogna aspettarsi un capolavoro del cinema mondiale, ma possiamo comunque goderci questo mastodontico disaster movie ad altissimo budget.

Ma l’elemento più stimolante è un altro: “The Wandering Earth” può spingerci a leggere l’omonimo racconto da cui è tratto, scritto da Liu Cixin. Uno scrittore già famosissimo in patria, che di recente sta facendo parlare di sé anche all’estero. Nel 2015, infatti, ha vinto il prestigioso premio Hugo col romanzo “Il problema dei tre corpi“. Noi Gardeners siamo molto ansiosi di leggere i suoi libri, e voi?

Distopia, esempi di scenari apocalittici parte TRE: l’ambientazione acquatica

Dopo due opere recenti, facciamo un tuffo negli sfavillanti anni ’90!

Direttamente dal 1995 ecco Waterworld“, un post-apocalittico dall’interessante ambientazione acquatica. All’epoca fu il film più costoso mai prodotto.

La storia: siamo nel 2468. Lo scioglimento dei ghiacci ha provocato l’innalzamento dei mari, al punto che la superficie della Terra è stata quasi interamente sommersa dall’acqua. Alcuni individui si sono adattati alle nuove condizioni ambientali trasformandosi in mutanti dotati di branchie e piedi palmati.

Uno di loro è il nostro baldo protagonista Mariner (Kevin Costner) che solca i mari a bordo del suo trimarano per cercare la mitica Dryland, una terra leggendaria rimasta emersa dopo la catastrofe climatica.

Il film, che oggi ricordiamo nostalgicamente come un cult, all’epoca fu considerato un flop dalla critica. Il motivo? Le liti tra Kevin Costner e il regista Kevin Reynolds spinsero quest’ultimo a lasciare il set prima della fine delle riprese. Costner fu così costretto a ultimare da solo il film, tagliando ben quaranta minuti di pellicola e lasciando molte lacune nella storia.

La versione estesa, completa delle mancanti e nota come “Ulysses Cut“, è stata integrata nel 2019 all’interno del Blu-ray.

Perché guardare “Waterworld”?

Mi verrebbe da rispondere «Perché c’è Kevin Kostner!» ma gli altri membri della redazione del blog Stargarden non sarebbero molto d’accordo… quindi cercherò di ampliare l’argomentazione!

Nonostante le lacune della storia, “Waterworld” è comunque stato un kolossal importante per la sua epoca. La parte più interessante di questa pellicola è la predizione dello scioglimento dei ghiacciai, che negli anni ’90 appariva lontana, ma ora sappiamo essere sempre più imminente.

Se volete leggere altri esempi di distopia capace di prevedere il futuro, date un’occhiata all’articolo “Fantascienza distopica: 5 curiosità da conoscere“.

Inoltre “Waterworld” può essere utile a chiunque voglia approfondire le ambientazioni acquatiche e marinaresche, nonché le storie dove l’umanità involve, tornando a vivere in uno stato semi-selvaggio.

Distopia, esempi di scenari apocalittici parte QUATTRO: l’ambientazione desertica

Concludiamo con “Mad Max: Fury Road” (2015), quarto capitolo della saga “Mad Max”.

Per chi non la conoscesse, “Mad Max” è una serie di film di fantascienza che ha come protagonista il poliziotto Max Rockatansky (interpretato prima da Mel Gibson, poi da Tom Hardy). Il primo capitolo, uscito nelle sale il 1979, è ambientato in un distopico futuro in preda a una gravissima crisi energetica. I successivi tre film sono post-apocalittici.

Se in Waterworld il mondo era sommerso dall’acqua, in “Mad Max” le risorse idriche (assieme alla benzina) sono tra i beni più rari del pianeta.

Andando nello specifico del quarto film, “Mad Max: Fury Road” è una rivisitazione dell’intera saga. Alcuni fan sostengono che il Max di questo film non sia quello originale, ma un nuovo personaggio che ha assunto il nome e gli atteggiamenti del leggendario poliziotto Rockatansky. Secondo un’affascinante teoria, potrebbe addirittura essere la versione cresciuta di Kid, un bambino incontrato da Max nel primo film.

Ma di cosa parla la storia? Dell’alleanza di Max con la guerriera Furiosa, interpretata da Charlize Theron. I due devono fuggire da Immortan Joe, un signore della guerra che spadroneggia sulla comunità che sorge all’estremità della Fury Road.

Furiosa è intenzionata a raggiungere il “luogo verde delle Molte Madri“, l’oasi di terra fertile in cui viveva prima di essere rapita da Immortan Joe.

Perché guardare “Mad Max Fury road”

L’intera saga di “Mad Max” è imperdibile per gli amanti della fantascienza distopica, poiché è una pietra miliare del genere.

Ho parlato del quarto film in particolare perché ha giocato un ruolo molto importante per le atmosfere dell’Accampamento Mirage, citato nel primo libro della saga Stargarden (“Dark Ghost”). Si tratta di un’ambientazione che avrà molta importanza nel secondo volume dedicato alle avventure di Jo Jo, Adela e dei “Mad Bros”.

Chi sono i Mad Bros? Dex e Mike, fratelli, ex forze armate dell’International Bureau for Brain Security, mercenari. Noti per le loro azioni incredibili e scellerate, lavorano al soldo del miglior offerente: per loro nulla è impossibile, basta sborsare E-Coin e ogni cosa si sistema!

Perché il loro nuovo incarico li porta in mezzo al deserto, all’Accampamento Mirage, e perché tutto questo sembra ricondurre a Jo Jo Nishimura? Niente spoiler, scoprirete tutto leggendo “Dark Ghost“!

Eccoli qua i miei scapestrati Mad Bros! Cuore di mamma!
Il fantastico disegno è della collega Keri Blake, Production Designer della saga Stargarden.

Mentre lavoravo a quest’ambientazione, è inoltre uscito un video incredibile di uno dei miei gruppi K-Pop preferiti, gli ATEEZ. Si tratta di “불놀이야 (I’m The One)“, un pezzo super energetico con un videoclip che mostra i cantanti in svariati set che sembrano usciti da un film post apocalittico!

Quando scrivo mi piace avere una visione d’insieme, studiando varie fonti per costruirmi una panoramica a 360 gradi degli scenari da descrivere: mi nutro di film, serie TV, documentari, prodotti di animazione, videoclip, canzoni, romanzi e resoconti di viaggio, in modo da immergermi completamente nell’avventura.

Spesso mi ispiro ai miei stessi viaggi: le scene del libro ambientate nel deserto hanno avuto fonti di prima mano, grazie al periodo in cui ho lavorato a Dubai e in Oman e alle vacanze a Fuerteventura.

“DARK GHOST”: il romanzo di apertura di stargarden universe!

Siete pronti? Stiamo per farvi volare alla massima velocità, al limite dell’incredibile… proprio come la vita del nostro bio-hacker preferito: il protagonista di “Dark Ghost!

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Dark Ghost – essere umani non basta” è un viaggio incredibile che apre la serie cybernature “Stargarden Universe” con oltre 500 pagine di avventure, segreti, invenzioni high-tech e… be’, il resto lo scoprirete leggendo accompagnati dalla playlist ufficiale e dalla colonna sonora originale!

Disponibile anche in versione cartacea illustrata!

Ma chi è l’affascinante genio incompreso il losco figuro protagonista del romanzo? È lui, Jo Jo Nishimura! Ricreato per voi dalla nostra Production Designer Keri Blake… che ha preparato delle illustrazioni speciali e inedite per i lettori curiosi che scelgono il romanzo in formato cartaceo!

Un gioiello per chi ama la carta!

La nostra Production Designer e autrice Keri Blake ha infuso tanto amore e impegno nella rappresentazione di alcune scene tratte dal romanzo!

Chi vi conquisterà?
  • Il fascino elegante di Jo Jo Nishimura?
  • Adela, sexy e graffiante cittadina di Nuova Eden?
  • Dex, muscoloso e spericolato?
  • Oppure sarà la delicatezza esotica di Mei Lin?

L’edizione cartacea è a portata di click!

Per ora vi saluto come farebbero i miei personaggi: «Ad lucem a tutti!»

Eva.

5 pensieri riguardo “Distopia: esempi di scenari apocalittici… per tutti i gusti!

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