3 manga shonen da leggere per chi ama la fantascienza

Oggi parleremo di tre titoli fondamentali per chi ama la fantascienza e il Sol Levante.

Opere amatissime e molto conosciute, che di solito siamo abituati a pensare esclusivamente nella versione animata. In questo articolo, invece, andremo alla scoperta dei fumetti originali da cui sono tratte: 3 manga shonen da leggere, rileggere e sfoggiare orgogliosamente in libreria.

Ma prima mi presento: sono Robert, uno dei tre autori della saga Stargarden.

«Ex tenebris» a tutti: inizia il nostro viaggio nella cultura pop nipponica.

Cosa sono i manga shonen?

I manga shonen nascono come opere indirizzate a un pubblico maschile. La parola stessa “shōnen” (少年) in giapponese vuol dire “ragazzo”. In realtà, come si può facilmente immaginare, le loro storie sono apprezzate da entrambi i sessi.

Di solito il protagonista è un adolescente, più raramente un uomo adulto. Può anche accadere che i personaggi all’inizio siano giovanissimi, per poi diventare grandi durante il corso della storia (come in “Dragon Ball”).

Ma quali sono le caratteristiche principali di questi fumetti? In generale, c’è una preponderanza di parti d’azione e d’avventura. Le storie d’amore sono spesso assenti o marginali, anche se non mancano illustri eccezioni (come “Video Girl Ai“).

Altri elementi tipici (ma non presenti in tutti gli shonen) sono i seguenti: la volontà di potenziare le proprie capacità tramite sfide e combattimenti, un grande obiettivo da perseguire e un’ambientazione fantasy/fantascientifica.

3 manga shonen da leggere per chi ama la fantascienza

E ora entriamo nel cuore dell’articolo: ecco 3 manga shonen da leggere se amate la fantascienza.

1. Goldrake

Quando “UFO Robot Goldrake” (in originale “UFOロボグレンダイザ”ー “UFO Robo Gurendaizā”) arrivò in Italia, ci fu un vero e proprio pandemonio.

Era il 1978. I cartoni giapponesi, allora, erano qualcosa di strano ed esotico.

Goldrake catturò subito l’interesse del pubblico, dando inizio a un mito che dura ancora oggi. Il 45 giri con le sigle della seconda serie superò il milione di copie vendute, aggiudicandosi il disco d’oro.

Lo scandalo in parlamento

Il fascino del principe alieno Duke Fleed/Actarus e la maestosità del mega-robot Goldrake fecero la storia. Mentre gli spettatori si entusiasmavano, però, il parlamento italiano gridava allo scandalo. L’On. Silverio Corvisieri presentò addirittura un’interpellanza parlamentare per cancellarlo dai palinsesti, poiché secondo lui l’anime celebrava «l’orgia della violenza annientatrice, la religione delle macchine elettroniche, il rifiuto viscerale del diverso».

La difesa di Gianni Rodari

A difesa del nostro robottone preferito si schierò niente di meno che il grande Gianni Rodari, definendo Actarus un “Ercole Moderno“: «Il vecchio Ercole era metà uomo e metà dio, questo in pratica è metà uomo e metà macchina spaziale, ma è lo stesso, ogni volta ha una grande impresa da affrontare, l’affronta e la supera. Cosa c’è di moralmente degenere rispetto ai miti di Ercole?»

L’approdo del manga in Italia

La fama del cartone portò nelle edicole decine di fumetti Made in Italy, ma il manga originale giapponese arrivò nel Bel Paese… ben 29 anni dopo! È stato edito nel 2007 dalla D/books in doppia versione, una con i nomi originali giapponesi e un’altra con quelli del cartone trasmesso in Italia.

L’opera è ideata e sceneggiata dal grande Gō Nagai, autore di capolavori come “Devilman” (una meraviglia dark-fantasy che vi consigliamo caldamente di leggere) e “Mazinga Z”, mentre i disegni sono del fidato collaboratore Gosaku Ōta.

Perché “Goldrake” è un manga shonen da leggere? Le ragioni sono molteplici:

  • sono solo quattro volumi, quindi non è una serie impegnativa da collezionare;
  • ci restituisce su carta un po’ delle emozioni provate quando da bambini guardavamo “Goldrake”, il primo cartone di robottoni mai giunto in Italia;
  • avere in libreria un’opera di Nagai è cosa buona e giusta (a questo proposito, vi abbiamo già suggerito di recuperare anche “Devilman”?).

2. Ken il Guerriero

Opera fondamentale del filone post-apocalittico, “Ken il Guerriero” arrivò per la prima volta in Italia nel 1987, in versione anime. Chi non conosce la mitica sigla musicata e interpretata da Claudio Maioli?

La storia editoriale del manga in Italia

Nel 1990 Granata Press cominciò a pubblicarne gli episodi all’interno del raccoglitore mensile “Zero”. Dal sedicesimo capitolo, però, Ken si aggiudicò una testata tutta sua, prima a cadenza mensile e poi quindicinale (cosa che accadeva solo per i manga di grande successo).

Nel 1997 i diritti passarono alla Star Comics, che pubblicò tutti i 27 volumi seguendo la lettura originale giapponese, da destra a sinistra. All’epoca non era una cosa così scontata, perché i manga venivano spesso “ribaltati” specularmente per rispettare l’ordine di lettura occidentale (sacrilegio!).

In seguito vennero prodotte molte altre edizioni, come quelle della D/Visual e della Panini Comics. Insomma, se vi volete procurare il manga originale di Yoshiyuki Okamura e Tetsuo Hara non avete che l’imbarazzo della scelta.

Gli spin-off

E se volete approfondire la storia, potete anche leggere la sfilza di spin-off prodotti nel corso degli anni, come il prequel “Ken il guerriero: Le origini del mito, edito da Planet Manga e dedicato ai precursori dello stile Hokuto Shinken, oppure i sei volumi dedicati ai comprimari più importanti, editi da Planet Manga e Panini Comics:

  • Raoh: Il conquistatore del cielo;
  • Toki: il Santo d’Argento;
  • Yuria: la Stella dell’Amore Materno;
  • Jagi: il Fiore Malvagio;
  • Juza la Nuvola;
  • Rei: l’Oscuro Lupo Blu.

“Ken il guerriero” è un manga shonen da leggere per diversi motivi:

  • per i più giovani è l’occasione di scoprire un’opera che ha fatto epoca, adatta a chi ama le atmosfere cupe, i combattimenti all’ultimo sangue, le storie che parlano di abnegazione e sacrificio, nonché quel particolare filone distopico ambientato nella realtà post-apocalittica (a proposito: se non l’avete ancora letto, vi consigliamo l’articolo “Distopia: esempi di scenari apocalittici… per tutti i gusti!“);
  • per chi ama già il cartone, è l’occasione giusta per apprezzare lo stile di disegno di Tetsuo Hara: realistico, dettagliato, caratterizzato da un sapiente uso del chiaro-scuro;
  • tramite i manga spin-off, gli appassionati potranno approfondire le vicende dei loro personaggi preferiti.

3. Dragon Ball

Era il 1984 quando Akira Toriyama pubblicò in Giappone il primo capitolo di uno dei manga più apprezzati in assoluto da pubblico e critica: “Dragon Ball”.

All’inizio poteva sembrare simile allo stile di Dottor Slump e Arale: un protagonista bambino, una comicità demenziale, un tratto leggero. Ma, ben presto, si rivelò qualcosa di assai diverso.

“Dragon Ball” è un’epica storia di formazione, di spettacolari combattimenti, di rivalità e amicizia. Il tutto prese una svolta decisiva, e ancora più leggendaria, quando Toriyama decise (andando contro al parere del suo editore) di far crescere i personaggi, mostrandoceli adulti, sposati e con figli. Una cosa allora insolita, che diede maggiore intensità all’opera.

Il cartone in Italia

Molti ricorderanno il cartone di Dragon Ball trasmesso su Italia 1 a partire dal 1999, con la sigla di Giorgio Vanni e le numerose censure inflitte da Mediaset.

In realtà, i primi 57 episodi dell’anime erano già stati messi in onda nel 1987 da Junior TV, con le sigle originali e un adattamento abbastanza fedele (per i canoni dell’epoca) alla versione giapponese.

E il manga?

Il primo manga con lettura alla giapponese

Il manga di “Dragon Ball” vanta un primato: è il primo in Italia a non aver subito l’agghiacciante ribaltamento delle tavole da sinistra a destra. Era il 1995. Per la prima volta, gli appassionati potevano leggere un’opera nipponica nell’ordine giusto, da destra verso sinistra.

L’onore della pubblicazione spettò alla Star Comics, gestita dal mitico quartetto dei Kappa Boys. Tuttavia, questa prima edizione presenta censure e semplificazioni. Per avere una trasposizione più fedele all’originale dobbiamo aspettare la “Dragon Ball Evergreen Edition“, edita sempre da Star Comics dal 2011 al 2015. Se volete collezionare questo manga, è l’edizione che vi consigliamo. Sono 42 volumi di 190-250 pagine ognuno.

“Dragon Ball” è un manga shonen da leggere assolutamente se…

  • amate la fantascienza fortemente orientata verso il mondo fantasy e picchiaduro;
  • volete crescere assieme i protagonisti, apprezzando non solo l’evoluzione dei numerosi personaggi del fumetto, ma anche l’evoluzione dello stile di Toriyama a mano a mano che la storia prosegue;
  • amate leggere cose belle. Punto.

Un manga shonen da leggere… in versione romanzo

C’è una cosa di cui mi sono reso conto, scrivendo “Dark Eagle” (il secondo volume della saga Stargarden). Ed è questa: più proseguivo con la scrittura, più mi sembrava di essere immerso nell’atmosfera di un manga shonen.

Non è una consapevolezza che ho avuto fin da subito, ma una particolarità che ho notato durante la fase di stesura. Il mio eroe, Tenebra, che affronta spesso combattimenti sanguinosi, ha una grande volontà di accrescere sempre di più le sue capacità… proprio come i personaggi di “Ken il guerriero” o di “Dragon Ball”. Potrebbe benissimo essere il protagonista di un manga shonen fantascientifico. Sicuramente il mio background di appassionato di cartoni e fumetti giapponesi ha ispirato molte dinamiche della storia.

Perciò, se amate i manga shonen, penso proprio che “Dark Eagle” possa interessarvi… ma aspettate! Non è finita qui! Iniziate la scoperta dello Stargarden Universe con il primo libro della serie: “Dark Ghost.

UN CRIMINALE AFFASCINANTE



Dopo aver stretto un patto folle con gli acerrimi nemici dell’International Bureau for Brain Security (I.B.B.S.), Jo Jo Nishimura riesce finalmente a uscire di prigione! Chi è questo criminale? Si tratta del protagonista di “Dark Ghost!

LA VOSTRA COPIA È GIÀ ONLINE E VI ASPETTA!



Dark Ghost – essere umani non basta” è il romanzo che apre la serie cybernature “Stargarden Universe” con oltre 500 pagine di emozioni, intrighi, invenzioni high-tech e… be’, il resto lo scoprirete leggendo accompagnati dalla playlist ufficiale e dalla colonna sonora originale!

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Disponibile anche in versione cartacea illustrata!

Il motto di questo romanzo è “essere umani non basta”, ma sarà vero?

Illustrazioni galattiche per lettori esigenti



La nostra Production Designer e autrice Keri Blake ha infuso sangue, lacrime e sudore nella rappresentazione di alcune scene tratte dal romanzo… anche chi preferisce gli ebook resterà sorpreso dall’edizione cartacea illustrata!

Anche l’edizione cartacea è a portata di click… per tutto il resto ci sono Kindle e Kindle Unlimited!

Grazie per avermi seguito fin qua e «ad lucem» a voi,

Robert.

Nota: immagini reperite in rete a solo scopo illustrativo.

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