Cyberpunk: cos’è? Dalle origini a 2077

Cyberpunk: non un “semplice” genere letterario, ma uno stile di vita. Ecco perchÉ

Come abbiamo visto nel caso dello steampunk, il cyberpunk è un genere fantascientifico capace di permeare molti ambiti culturali: la letteratura, la moda, il cinema, i cartoni, i videogiochi.

In questo articolo risponderemo alla domanda «Cyberpunk: cos’è?», scopriremo dove e quando è nato e analizzeremo le diverse sfumature di questo movimento.

Ma prima le presentazioni: sono Eva, e faccio parte del team di autori che ha creato la saga Stargarden. Come dicono i nostri personaggi: «Ex tenebris ad lucem!» e ora… scopriamo insieme cos’è il cyberpunk!

Cyberpunk e letteratura: le origini

Il cyberpunk è innanzitutto una corrente letteraria appartenente al genere fantascientifico. Dal punto di vista linguistico, la parola deriva dall’unione di “cybernetica” + “punk”.

Il termine è stato coniato nel 1983 dallo scrittore statunitense Bruce Bethke, che l’ha usato per intitolare il suo racconto “Cyberpunk” nella rivista “Amazing stories“.

Un anno dopo è stato pubblicato quello che è comunemente ritenuto il manifesto del genere: “Neuromante”, il primo romanzo di William Gibson, opera insignita di numerosi riconoscimenti nel campo della sci-fi (in pratica fece l’en plein: Premio Hugo, Nebula e Philip K. Dick Award). Al suo interno troviamo le tematiche tipiche del genere: la dimensione virtuale del cyberspazio, la fusione – che diventa addirittura uno scambio di ruoli – tra uomini (ormai trasformati quasi totalmente in androidi grazie agli innesti robotici) e macchine (dotate di una propria personalità), una realtà quotidiana cupa e psichedelica allo stesso tempo.

Per capire nel dettaglio cos’è il cyberpunk, quindi, ci rivolgeremo proprio a lui: William Gibson.

Cyberpunk: cos’è? La definizione di William Gibson

In un’intervista rilasciata al quotidiano “L’Avvenire” il 18/2/94, alla domanda «Cyberpunk: cos’è?» Gibson risponde che si tratta di un movimento letterario largamente diffuso nella cultura pop, che «tenta di abbracciare l’avvento di nuovi modi di percezione, tecnologicamente perfezionati. L’abbraccio è profondamente ambivalente e contraddistinto dalla consapevolezza di quello che può essere chiamato “il postmoderno sublime” – il mescolarsi inquieto e simultaneo di paura ed estasi».

Nell’estetica cyberpunk, pertanto, l’uso della tecnologia – e la descrizione dei possibili sviluppi futuri nel campo dell’hi-tech – presenta un’ambiguità di fondo, capace di generare sia meraviglia sia autentico terrore.

Cyberpunk: anime

Come avremo modo di leggere nel paragrafo dedicato alla moda, l’estetica cyberpunk ha attecchito nel Sol Levante fin dalle sue origini. Ciò si è tradotto in collezioni di alta moda, libri, manga e cartoni giapponesi che hanno contribuito a forgiare la sensibilità cyberpunk a livello globale.

Per quanto riguarda gli anime cyberpunk più famosi, possiamo sicuramente citare i seguenti:

  • Akira“: lungometraggio del 1988 diretto da Katsuhiro Ōtomo (autore dell’omonimo manga) e ambientato in un mondo ormai allo sbando. Dopo la Terza Guerra Mondiale, dalle ceneri di Tokio è sorta Neo Tokio, megalopoli teatro di scontri tra bande di motociclisti. La trama è molto complessa e mette in evidenza temi quali la violenza sociale, la corruzione, il controllo militare, la volontà di autoaffermazione.
  • Ghost in the Shell“: film d’animazione del 1995, diretto da Mamoru Oshii e tratto da un manga di Masamune Shirow. L’ambientazione è in un futuro ormai a noi vicino in termini di tempo (2029), nel quale le persone hanno imparato a modificare parzialmente o totalmente i loro corpi grazie a innesti robotici.
  • Battle Angel Alita“: OAV in due episodi del 1993, ispirato al manga “Alita l’angelo della battaglia” di Yukito Kishiro. Narra la storia di “Alita”, una giovane ragazza cyborg il cui cervello è stato installato in un corpo robotico. Dal manga è stato anche tratto un film in CGI del 2019, diretto da Robert Rodriguez.
  • Cowboy Bebop“: sempre dagli anni Novanta con furore (per la precisione 1998), ecco un anime che ha fatto brillare gli occhi alla cosiddetta “Generazione MTV”. Una sola stagione di 26 puntate ha portato quest’opera nell’Olimpo del cyberpunk grazie all’ambientazione futuristica e retrò al tempo stesso, ai personaggi approfonditi e ai toni di volta in volta ironici, violenti, sarcastici e drammatici.
  • Psyco-Pass“: è l’anime più recente tra quelli presenti nella nostra rassegna: risale, infatti, al 2012. È costituito da tre stagioni, alle quali si aggiungono tre film e una serie manga. La premessa è molto intrigante: nel futuro ognuno di noi avrà uno “Psyco-Pass”, ovvero uno strumento che permette di calcolare la propensione al crimine di ciascuno.

Ovviamente questi solo solo gli anime più celebri, ma ce ne sono tantissimi altri che meritano di essere visti! Abbiamo parlato di cartoni fantascientifici in molti altri articoli, come ad esempio “8 cartoni di fantascienza da vedere su Netflix“.

Se avete consigli da darci, scriveteci pure ai recapiti che trovate nella nostra pagina contatti.

Cyberpunk 2077

Nel nostro articolo sul cyberpunk non possiamo non citare un recentissimo videogioco che sta spopolando tra gli amanti del genere: “Cyberpunk 2077”.

Si tratta della più aggiornato adattamento di “Cyberpunk 2020”, serie di giochi di ruolo pen & paper creata nel 1988 da Mike Pondsmith. L’ambientazione è quella di Night City, una megalopoli USA sotto il controllo di megacorporazioni e in preda a violenti scontri tra bande.

Rilasciato 10 dicembre 2020, “Cyberpunk 2077” ha fatto parlare di sé per il lancio molto tormentato, che lo ha reso uno dei videogiochi più criticati della storia al momento del suo debutto. All’inizio, infatti, è stato ritenuto ingiocabile su PS4 e Xbox One (a causa di bug frequenti, crash e cali di frame rate) e ha dovuto affrontare ben quattro cause legali.

Nonostante ciò, nel corso dell’anno successivo ha saputo riprendersi alla grande, registrando un bilancio da record e vincendo il Game of the Year 2021 da IGN Japan.

Cyberpunk: moda

Il cyberpunk irrompe nel mondo della moda in concomitanza con le prime opere letterarie: è infatti il 1983 (lo stesso anno del racconto di Bruce Bethke che diede il nome al genere) quando Vivienne Westwood e Malcolm McLaren, all’epoca in partnership, crearono la collezione “Nostalgia of Mud”, collegata all’omonimo negozio.

Le linee di Westwood/McLaren permetteranno lo sviluppo di una peculiare tendenza cyberpunk, con esponenti di spicco quali Rei Kawakubo (il cui stile, al suo debutto a Parigi, è stato definito “Hiroshima chic”) e Yohji Yamamoto (moda post-atomica).

Ora intendiamo la moda cyberpunk come uno stile che coniuga l’eredità punk con innesti cibernetici, come possono essere le boy mod (body modification) dei romanzi “Stargarden Universe”.

La moda cyberpunk di Stargarden

Grazie alla nostra favolosa Production Designer Keri Blake abbiamo potuto dipingere gli outfit cybernature dei nostri protagonisti nei minimi dettagli, non solo tramite le descrizioni presenti nei romanzi ma anche grazie a splendide illustrazioni!

Per creare il look cyberpunk dello bio-synt Keva, ad esempio, ci siamo ispirati alle tute aderentissime di “Neon Genesis Evangelion” in tessuto elastico e lucente. Abbiamo poi inserito elementi underground tipici del cyberpunk, come collare, nastri e lacci, nuance dai toni brillanti e neon e pattern cibernetici. Imprescindibile, in un outfit di questo tipo, è il giubbotto in vinile, che richiama subito alla mente uno dei capisaldi dell’estetica sci-fi moderna: “Matrix“, che ha contribuito in maniera massiccia a creare il nostro immaginario fantascientifico.

La nostra Keva!

Ognuno dei nostri personaggi ha uno stile personale e riconoscibile da particolari studiatissimi: le influenze nipponiche negli yukata di Jo Jo, il sensuale mood alla “Sin City” di Adela, i pratici abiti sportivi dei mercenari Mike e Dex.

Nella copia cartacea del primo volume, “Dark Ghost”, potrete vedere tutte le meravigliose illustrazione di Keri, oltre a scoprire la storia del nostro carismatico Jo Jo!

Se siete curiosi di vedere altre immagini del nostro universo cybernature, “Dark Ghost” vi aspetta su Amazon!

3 pensieri riguardo “Cyberpunk: cos’è? Dalle origini a 2077

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