uno sguardo alle teorie che collegano il sito inglese agli antichi astronauti
Cari StarSeeds, benvenuti nel mondo dei misteri: un luogo magico dove le teorie più originali si intrecciano con la storia e la scienza.
In questo articolo esploreremo un enigma che affascina uomini e donne da secoli, ovvero la costruzione di Stonehenge e il suo possibile legame con gli alieni.
Molte supposizioni si sono avvicendate nel corso degli anni, alimentate da testimonianze e prove suggestive, ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Esamineremo le principali teorie e cercheremo di scoprire se Stonehenge sia davvero il risultato di una collaborazione tra uomini e visitatori extraterrestri. Siete pronti a partire per un viaggio nel passato e oltre le stelle?
I misteri della costruzione di Stonehenge
Stonehenge è un monumento preistorico situato vicino ad Amesbury nello Wiltshire, in Inghilterra. È stato costruito in diverse fasi; la datazione radiocarbonica lo colloca tra il tra il 3100 a.C. e il 1600 a.C. Si compone di una serie di grandi pietre, alcune delle quali raggiungono un’altezza di oltre sette metri, disposte a cerchio. Quelle più grandi sono posizionate in strutture chiamate “trilithons”, costituite da due massi verticali con una pietra orizzontale che le collega in cima.
La funzione di Stonehenge è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni ritengono che fosse utilizzato come osservatorio astronomico, altri ipotizzano che costituisse un luogo di culto religioso o un centro di cerimonie funerarie. Altri ancora sostengono che fosse un sito dedicato alla cura delle malattie, grazie alle proprietà curative attribuite alle pietre. La teoria astronomica sembra essere la più accreditata, visto che il suo asse è orientato in direzione dell’alba nei solstizi estivi.
Ma perché molti collegano Stonehenge agli alieni? Queste suggestioni derivano dal fatto che i blocchi erano sorprendentemente difficili da trasportare e issare per un popolo primitivo. Un altro punto oscuro è la conoscenza avanzata dell’astronomia dimostrata dalla distribuzione dei massi. Tutto ciò ha consentito di collegare la costruzione del sito alla teoria degli antichi astronauti.

La teoria degli antichi astronauti
Il collegamento tra Stonehenge e alieni è una diretta derivazione della teoria degli antichi astronauti. Di cosa si tratta? Secondo questa visione, alcune delle antiche civiltà della Terra furono influenzate o guidate da esseri extraterrestri avanzati. Uno dei pionieri di questo approccio è stato Charles Fort, che già tra la fine dell’Ottocento e i primissimi anni del Novecento aveva notato l’incoerenza cronologica di alcuni manufatti con l’epoca a cui appartenevano e con la tecnologia a disposizione dei loro creatori umani.
La teoria degli antichi astronauti ha ispirato molte opere di fantascienza, tra cui la saga Stargarden! Nei nostri romanzi, gli alieni Ancestrali scendono sulla Terra per salvare il pianeta da annosi problemi come la corruzione, l’inquinamento e le guerre climatiche. Portano con sé una pioggia di starflower, che ha la capacità di supportare e amplificare la rete globale di conoscenza e la connessione naturale tra gli umani, attraverso la ghiandola pineale.
Gli Ancestrali diventano i mentori dell’umanità, prendendo per mano uomini e donne, spiegando loro come salvare il pianeta dal declino e vivere in armonia con la natura. Questi insegnamenti sono un vero e proprio dono per gli esseri umani, che hanno la possibilità di progredire e prosperare in modo sostenibile. Tuttavia, nonostante il messaggio di pace e armonia portato dai saggi visitatori, l’umanità deve ancora dimostrare di essere pronta a imparare la lezione…
…Se siete curiosi di saperne di più, vi invitiamo a leggere “Dark Ghost”, il volume iniziale della saga!

Stonehenge e gli alieni
Addentriamoci nello specifico della questione: su quali argomenti si basano i sostenitori del legame tra Stonehenge e gli antichi astronauti?
- La mole delle pietre: come è stato possibile per un popolo primitivo spostare massi dal peso di 25 o addirittura 50 tonnellate, senza una tecnologia avanzata?
- La presenza di numerosi cerchi nel grano nei dintorni del sito. Se volete saperne di più sull’argomento, vi consigliamo l’articolo “Cerchi nel grano e alieni: qual è la verità?“.
- La collocazione delle pietre: permette di fare calcoli complessi e prevedere la posizione degli astri. Questo ha dato adito alla teoria che Stonehenge sia un vero e proprio “computer di pietra”, elaborata da Gerald Hawkins. Il suo approccio è stato considerato poco credibile dalla comunità scientifica, ma comunque il legame tra il sito e la possibilità di effettuare misurazioni astronomiche è largamente accettato.
Per quanto riguarda il punto 1, una delle tecniche elaborate dagli storici per il trasporto delle pietre è l’uso di slitte fatte scivolare sopra dei rulli. Un metodo efficace per spostare le pietre su superfici pianeggianti, ma poco funzionale sui terreni più accidentati e ripidi. Gli studiosi, quindi, hanno anche ipotizzato l’uso di un sistema basato su rotaie, in cui le pietre venivano fatte scivolare su una struttura di legno o di pietra dotata di una scanalatura centrale contenente sfere di pietra o di legno duro.
Secondo questa teoria, le sfere avrebbero agito come cuscinetti di rotolamento, riducendo l’attrito tra le pietre e le rotaie e facilitando il trasporto. Questa ricostruzione, per quando ben pensata, non è stata però confermata da prove archeologiche.
I misteri attorno a Stonehenge, come abbiamo visto, rimangono celati nell’enigma delle sue pietre. Nonostante le conoscenze avanzate in possesso degli studiosi contemporanei, lo scopo del sito e le modalità di costruzione sono ben lontani dall’essere chiari. Si verrà mai a scoprire la verità? Noi Gardeners non lo sappiamo, ma siamo propensi a pensare che molti segreti, nel nostro mondo, siano destinati a rimanere tali nei secoli dei secoli!