Perché al momento non possiamo abitare sul nostro satellite? E quando potremo farlo? Qui le risposte
La Luna è sempre stata una fonte di ispirazione per l’umanità: il primo film di fantascienza della storia è stato “Le voyage dans la Lune” di Méliès, mentre la “Great Moon Oax” è stata una delle più grandi burle del XIX secolo.
Ci chiediamo da millenni cosa si nasconda sulla sua superficie, se ci sia vita o acqua, se sia possibile stabilirsi e colonizzare il nostro satellite naturale. In questo articolo, cercheremo di fare il punto sulla situazione attuale della ricerca e delle missioni spaziali, e di capire quali sono le sfide e le opportunità che ci attendono in un futuro prossimo.
Si può vivere sulla Luna? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una tale impresa? Quali sono i progetti e le tecnologie che potrebbero rendere possibile un insediamento lunare? Queste sono alcune delle domande a cui cercheremo di rispondere. Seguiteci nel nostro viaggio alla scoperta della Luna, la risorsa più vicina del cosmo!
Breve storia della Luna
Per capire bene se sia possibile un’effettiva colonizzazione della Luna, dobbiamo prima comprendere al meglio la sua storia. Approfondiamo subito l’argomento!
Quando si è formata la Luna?
In base alla datazione isotopica dei campioni di roccia lunare, portati sulla Terra dalle missioni Apollo, la Luna si è formata 4,527 ± 0,010 miliardi di anni fa, circa 50 milioni di anni dopo la nascita del sistema solare.
Come si sono formati i crateri lunari?
Secondo la teoria più accreditata, i crateri si sono formati a seguito dell’impatto di meteoriti.
In base a uno studio pubblicato su “Science“, dei 111 crateri crateri presenti sulla Luna 56 si sono formati negli ultimi 290 milioni di anni. Quelli più antichi risalgono a 1,16 miliardi di anni fa.

Acqua sulla Luna?
Per gran parte del suo passato, come abbiamo appena visto, la Luna è stata bombardata da asteroidi e comete. Tali corpi celesti contengono grandi quantità d’acqua, ma quest’ultima viene separata nei suoi due elementi costituenti (idrogeno e ossigeno) quando viene colpita dalla luce solare. Tuttavia, si ritiene che una notevole percentuale possa essere rimasta sulla Luna, soprattutto in aree sempre all’ombra, o intrappolata nella crosta.
A causa dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Luna, che è di soli 1,5 gradi, alcuni dei crateri polari più profondi rimangono perennemente al buio, senza mai ricevere la luce del Sole. Secondo i dati raccolti dalla missione Clementine, all’interno di questi crateri potrebbero essere presenti depositi di ghiaccio d’acqua.
Il 13 novembre 2009, la NASA ha confermato presenza di depositi di ghiaccio d’acqua nei pressi del Polo Sud della Luna, grazie all’analisi preliminare dei dati raccolti dalla missione di LCROSS. In particolare, linee di emissione dell’acqua, nel visibile e nell’ultravioletto, sono state rilevate nello spettro del pennacchio prodotto dall’impatto sulla superficie lunare dello stadio superiore del razzo che ha portato la sonda in orbita.
La presenza di acqua sulla Luna rappresenta un fattore critico per renderne possibile la colonizzazione, dal momento che sarebbe estremamente costoso trasportare grandi quantità di acqua dalla Terra.
Chi vive sulla Luna?
Al momento, non ci sono prove che suggeriscano che ci siano forme di vita sulla Luna, sia in forma di organismi unicellulari che di creature più complesse, come gli esseri umani.
La Luna è un ambiente ostile alla vita come la conosciamo, privo di atmosfera e soggetto a forti escursioni termiche tra il caldo estremo e il freddo intenso. Tuttavia, come abbiamo visto, ricerche recenti suggeriscono che potrebbe esserci acqua congelata in alcune regioni della Luna, come i poli e alcune zone di cratere permanente all’ombra. Questo potrebbe aprire la possibilità di forme di vita che si sono adattate a vivere in tali condizioni.
Se vogliamo sconfinare nel territorio del fantastico, però, dobbiamo assolutamente citare la teoria della Luna Cava. Ufologi, appassionati di fantascienza e perfino eminenti ricercatori hanno ipotizzato questa possibilità, secondo la quale il nostro satellite ospiterebbe forme di vita non sulla sua superficie, ma al suo interno. Per approfondire, vi rimandiamo all’articolo “Luna cava: è abitata dagli alieni?” della nostra Eva Fairwald.
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Quanto ci vuole per arrivare sulla Luna?
Il tempo necessario dipende dalla distanza che separa la Terra dalla Luna e dalla velocità della navicella spaziale.
In generale, la distanza tra la Terra e la Luna varia a seconda della posizione delle due orbite e può essere compresa tra circa 363.104 e 405.696 chilometri. La velocità della navicella spaziale cambia in base al tipo di missione, al carico utile, al combustibile e ad altri fattori.
In media, una missione standard sulla Luna richiede circa 3-4 giorni per raggiungere il nostro satellite naturale. Durante il viaggio, l’astronave deve superare la forza di gravità della Terra, accelerare per raggiungere la velocità di fuga dalla Terra e poi rallentare per entrare in orbita lunare.
Lo stato attuale: perché non si può vivere sulla Luna?
La Luna non ha le condizioni ambientali necessarie per sostenere la vita umana senza la necessità di un’ampia e costosa infrastruttura di supporto tecnologico, che al momento non esiste. Le principali difficoltà sono le seguenti:
- Assenza di atmosfera: non c’è aria per noi respirabile, né protezione dalle radiazioni solari e cosmiche. Secondo la NASA, la superficie lunare riceve una dose di radiazione ionizzante 200 volte maggiore rispetto alla Terra.
- Temperatura: sulla Luna può variare da circa -173°C durante la notte a circa +127°C durante il giorno. È quindi impossibile sopravvivere senza un’adeguata protezione termica.
- Assenza di acqua in forma facilmente utilizzabile: rende difficile coltivare cibo o produrre ossigeno per la respirazione.
- Gravità bassa: è circa sei volte inferiore rispetto a quella della Terra. Questo potrebbe causare problemi di salute a lungo termine, come perdita di massa muscolare e osteoporosi.
- Disritmia circadiana: i colonizzatori della Luna dovrebbero affrontare le sfide della disritmia, causata dal ciclo giorno-notte lunare molto diverso da quello terrestre.

Quanto si può sopravvivere sulla Luna?
La sopravvivenza di un astronauta sulla Luna dipende da molte variabili, tra cui l’equipaggiamento, la tecnologia e le risorse a disposizione.
Ad oggi, gli esseri umani non hanno mai trascorso più di alcune settimane sulla Luna, ma ci sono molte ricerche in corso su come prolungare la permanenza. Il programma Artemis della NASA, ad esempio, ha l’obiettivo di stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna entro i prossimi decenni, e sta lavorando per sviluppare tecnologie e infrastrutture per supportare un insediamento a lungo termine.
Quando si potrà vivere sulla Luna?
Howard Hu, program manager per la NASA della capsula Orion, nel dicembre 2022 ha dichiarato che entro il 2030 astronaute e astronauti vivranno e lavoreranno sulla Luna.
La NASA e i suoi collaboratori internazionali, inclusa l’Italia, insieme a vari esperti non europei (come la Cina), sono impegnati nella creazione di condizioni favorevoli per consentire un’efficace attività di astronauti e robot sulla superficie lunare. In particolare, la Cina ha annunciato la sua intenzione di collaborare con la Russia per costruire una base lunare entro il 2036, dedicata alle operazioni robotiche.
La domanda se sia possibile vivere sulla Luna non ha una risposta univoca e definitiva; grazie ai progressi della tecnologia e alle ambizioni delle agenzie spaziali e dei partner internazionali, tuttavia, non è più un sogno irrealizzabile.
Ciò che una volta era fantascienza profuma già di realtà e un giorno, non troppo lontano nel futuro, l’umanità potrebbe stabilirsi sul nostro satellite naturale in maniera stabile.