Cerchi nel grano e alieni: qual è la verità?

Cosa si cela dietro ai misteri dei cerchi nel grano?

I cerchi nel grano (in inglese “crop circles”) sono disegni geometrici tracciati sui campi di grano, visibili grazie all’appiattimento delle spighe. Dalla seconda metà del XX secolo hanno cominciato a comparire, sempre più frequentemente, nelle coltivazioni di tutto il mondo.

Spesso si tratta di figure complesse ed elaborate, visibili nella loro interezza solo dall’alto (un po’ come le linee di Nazca, anche se in scala più ridotta!). Queste caratteristiche hanno fatto pensare a molti appassionati di UFO che i crop circles siano messaggi in codice lasciati per noi umani dagli alieni. È davvero così? Scopriamolo in questo articolo!

La comparsa dei primi cerchi nel grano

La nostra storia inizia il 19 gennaio del 1966, in Australia. Un agricoltore di nome George Pedley stava lavorando a bordo del suo trattore nei pressi di una laguna, quando vide un oggetto non identificato alzarsi da un canneto. Quando andò a perlustrare l’area, si accorse che il presunto UFO aveva lasciato un’impronta circolare di circa nove metri di diametro. La notizia dilagò in tutta la nazione.

Una decina di anni dopo, nel 1978, in Inghilterra i due artisti Doug Bower e Dave Chorley cominciarono ad avvistare alcuni cerchi nel grano dalla forma elaborata, con motivi geometrici e decorazioni complesse. Presto la stampa britannica si interessò all’argomento, diffondendo la notizia in tutto il mondo.

Cerchi nel grano e alieni

Dagli anni Ottanta in poi, gli avvistamenti di cerchi del grano si fecero sempre più frequenti, in ogni angolo del globo. Il mistero sulla comparsa dell’affascinante fenomeno portò a due correnti di pensiero:

  • I “meadeniani“, seguaci del fisico e meteorologo Terence Meaden, convinti che i crop circles fossero prodotti da fenomeni atmosferici ancora sconosciuti, come particolari vortici o trombe d’aria.
  • I “delgadoniani“, che invece avevano come portavoce l’ingegnere Patrick Delgado, i quali ritenevano che i disegni circolari fossero opera di un’intelligenza extraterrestre.

Come abbiamo già detto, molti cerchi nel grano hanno forme sofisticate; alcuni sembrano addirittura racchiudere un messaggio in codice. Questa particolarità ha reso sempre più affermata la teoria dell’intervento alieno: è più plausibile che tali tracce siano lasciate da una forma di vita tecnologicamente avanzata, anziché da eventi atmosferici casuali, non trovate?

Una testimonianza del 1678?

Non è finita qui. In quegli anni fu riesumato un racconto del 1678, dal titolo “Il diavolo mietitore”. Pubblicato su un manifesto affisso in Inghilterra, è un piccolo pamphlet che parla di una misteriosa mietitura di grano avvenuta di notte, a opera di una forza diabolica.

L’illustrazione a corredo della storia mostra un diavoletto che traccia un cerchio nel grano, molto simile ai crop circles dei giorni nostri. Questo particolare ha fatto pensare che si tratti della trasposizione, in chiave favolistica, di un avvistamento avvenuto molto prima dei casi documentati dal 1966 in poi.

La confessione di Doug Bower e Dave Chorley

Nonostante tutte le prove raccolte dai delgadoniani, all’inizio degli anni Novanta accadde qualcosa che sembrò escludere per sempre ogni pista aliena.

Nel 1991, Doug Bower e Dave Chorley (coloro che avevano dato l’avvio agli avvistamenti di crop circles in Inghilterra), annunciarono alla stampa che la loro non era stata altro che una burla ben congegnata. Doug Bower, infatti, era stato in Australia proprio quando l’agricoltore George Pedley aveva scoperto il primo cerchio nel grano. Questo gli aveva dato l’idea di provare un esperimento sociale, mirato a vedere quanto il genere umano possa essere influenzabile dai fenomeni pseudo-paranormali. A riprova di ciò, i due buontemponi crearono un cerchio nel grano davanti ai giornalisti in una sola ora, con l’unico ausilio di funi e cavi elettrici.

Questo scherzo valse loro il “prestigioso” premio Ignobel, ovvero la parodia del premio Nobel che ogni anno viene assegnato ai dieci ricercatori che si sono dedicati ai lavori più strani, divertenti e assurdi del mondo.

Ci sono ancora seguaci della teoria aliena?

Nel 1991 sono dunque finite tutte le speculazioni sul legame tra cerchi nel grano e alieni? Niente affatto: ci sono ancora parecchi seguaci della teoria, che riconoscono sì il ruolo di molti burloni nella creazione dei disegni, ma non hanno abbandonato il pensiero dell’intervento alieno. Secondo loro, infatti, tra tutti i cerchi tracciati nel mondo ce ne sono alcuni così complessi ed elaborati che possono essere stati creati solo da un’intelligenza extraterrestre.

Uno dei sostenitori più illustri di questa teoria è lo scienziato Horace Drew, che ha conseguito un dottorato in chimica presso il Caltech (California Institute of Technology) e ha lavorato per il CSIRO come biologo molecolare. La sua passione per gli alieni è nata da un avvistamento di UFO effettuato in prima persona all’età di dieci anni.

Negli ultimi 20 anni ho studiato gli UFO e i cerchi nel grano. Proprio come altri scienziati tradizionali studiano argomenti convenzionali. Ciò ha portato ad almeno un importante passo avanti, la scoperta di un codice binario più avanzato di quello attualmente utilizzato dai nostri computer.

Horace Drew

La decifrazione dei messaggi alieni

Applicando il codice binario, Drew è riuscito a decifrare alcuni messaggi nascosti nei cerchi. Sono tutti positivi e danno un messaggio di pace e speranza al genere umano. Uno dei più famosi, ad esempio, dice: “Much pain but still time. Believe. There is good out there”.

Il dottor Drew ha sviluppato due teorie sullo scopo dei cerchi:

  1. Una teoria è che gli alieni stiano cercando di presentarsi a noi pacificamente, in modo da aprire un primo canale di comunicazione senza spaventarci.
  2. La sua seconda teoria è che i messaggi siano tracciati da viaggiatori del tempo umani, provenienti da un lontano futuro. Questi potrebbero usare i cerchi come indicatori direzionali, una sorta di aiuto per navigare “nel loro lontano passato, che è il nostro presente”.

Se siete interessati a quest’ultima supposizione, non possiamo che consigliarvi uno dei nostri articoli più letti in assoluto: “Viaggi nel tempo: testimonianze e prove”!

Cerchi nel grano: alieni o no?

Per quanto la teoria aliena sia senza dubbio affascinante, non abbiamo prove concrete che la possano avallare. Rimane comunque un terreno fertile per tutti i sognatori e per gli amanti della fantascienza, come noi Gardeners!

La prima ipotesi di Drew, quella che contempla un messaggio di pace lasciato per noi da intelligenze superiori, ci ha ricordato molto da vicino il ruolo che hanno gli Ancestrali nella saga Stargarden Universe. Anche loro, infatti, sono giunti sulla Terra per insegnare al genere umano l’amore e la fratellanza… la loro ambasciata riuscirà ad attecchire nella società del futuro? La distopia che stiamo vivendo nel presente potrà trasformarsi in utopia? Lo scoprirete leggendo “Dark Ghost“, il primo episodio della saga!

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